Finalmente arrivano le vacanze! E per molti anche il momento in cui bisogna insegnare ai propri figli a nuotare. Alcuni bimbi sembrano nati pesciolini, non temono l'acqua e non vedono l'ora di immergersi. Altri sono- invece- un po' più restii, non mettono i piedi in acqua facilmente, mostrano incertezza all'idea di doversi fare il bagno.

Molto spesso i piccoli sono influenzati dalle reazioni negative dei propri genitori, prima di cimentarsi in una nuova esperienza osservano i più grandi: se questi sono spaventati o tesi, avranno anche loro timore di buttarsi a mare. I bambini, infatti, hanno bisogno di tranquillità e di sentirsi al sicuro, non si immergono in acqua se non hanno la certezza che qualcuno possa tenerli sottocchio e che ci sia in caso di pericolo.

Senza fretta! Ogni piccolo ha un personale rapporto istintivo con l'acqua e non bisogna assolutamente forzarli! Ciascun bimbo ha i suoi tempi, mai spingerlo in mare o in piscina, nemmeno per scherzo, è un gesto che può portare a veri traumi. Ad esempio, il blog Pianeta Mamma suggerisce alcuni trucchi per insegnare a nuotare ai propri figli, anche quando sono molto piccoli.

Allora come fare ad avvicinare i più piccolini all’acqua senza problemi?

  1. Se ha meno di un anno, ricorda che il piccolo ha la glottide che si chiude automaticamente: quindi, immergilo piano piano nell’acqua, anzi prima lo fai e meglio è. Così non perde l’istinto di chiuderla e resterà un gesto naturale.

  2. Comincia per gradi e senza fretta con i primi contatti sul bagnasciuga, giocando con la sabbia per poi arrivare all’immersione magari prima in una piscinetta gonfiabile.

  3. Rassicuralo e mostragli che l’acqua per te non è un problema. Potete stare a riva, dove il livello del mare è basso, e iniziare a raccogliere sassolini o conchiglie, prendendo sempre più confidenza con l’acqua.

  4. Usare i braccioli il meno possibile, soltanto nei primi anni di vita al massimo fino ai 3 anni, perché poi limitano l’autonomia di movimento. Preferisci spiagge con il fondale basso, in questo modo il bambino tocca e si sente al sicuro. Lascialo sperimentare, giocare e divertirsi. Ogni bimbo ha i suoi tempi, non avere fretta.

  5. Spesso può servire lo spirito di emulazione: quando il piccolo vede i suoi amici che si divertono è stimolato ad entrare in acqua per giocare con loro.

Il nuoto è un’attività istintiva e naturale, dopotutto per nove tutti noi siamo stati immersi in un liquido! Per questo motivo è importante insegnare ai propri figli a nuotare: per mantenere vivo questo rapporto primordiale.