I videogiochi nascono negli anni ’70 del secolo scorso e ben presto si diffondono prima nelle sale giochi e poi nelle nostre case, raggiungendo un enorme successo in poco tempo. Ad essere appassionati sono non solo i bambini e adolescenti, ma anche gli adulti. Infatti i videogiochi conquistano davvero tutti a prescindere dall’età.

Quando i nostri figli ci chiedono di giocarvi, molto spesso siamo restii a permetterlo, in quanto crediamo che questo tipo di gioco comprometta lo sviluppo del bambino. Come in tutte le cose, anche in questo caso sono gli eccessi a nuocere!

È importante innanzitutto scegliere un videogioco adatto alla fascia di età del bambino, e poi stabilire delle regole per avere un approccio consapevole e sicuro con la console.

Ecco tre suggerimenti per giocare ai videogiochi senza preoccupazioni:

  1. È importante stabilire orari e limiti di tempo di gioco diverso a seconda dell’età. Se il bambino ha meno di 10 anni sicuramente deve dedicarsi ai videogiochi molto meno rispetto ad un adolescente. Infatti, per i più piccoli il tempo consentito dovrebbe essere mezzora al giorno o anche meno.

  2. Condividere questa passione con loro. Costruire un dialogo e un confronto costante, magari proponendo loro giochi anni 90’ come Super Mario o altri di quel periodo.

  3. Evitare di considerare i videogiochi come unica attività ludica. È bene avere più stimoli, il bambino ha bisogno – infatti- di dedicarsi a tante altre attività, che lo portino lontano dagli schermi.

Questi elencati sono solo alcuni brevi consigli, per approfondire l’argomento puoi leggere l’articolo sul sito Giochini per bambini.

L’utilizzo sregolato e prolungato dei videogiochi può provocare la comparsa di problematiche per la salute fisica e psicologica di bambini, ragazzi o adolescenti. Avere piccole attenzioni aiutano – invece- ad avere un approccio corretto, riflessivo e sano. Mai lasciare bambini e adolescenti a giocarvi da soli.

Giocare ai videogiochi, ecco i vantaggi

Giocare con la console non è solo un momento di svago individuale, ma anche un’occasione di socialità! Organizzare tornei o semplici sfide insegna a bambini e ragazzi a confrontarsi l’uno con l’altro e ad essere competitivi nel modo giusto.

Inoltre, questo tipo di attività ludica favorisce lo sviluppo dell’autostima, delle capacità di problem solving e delle abilità logico-matematiche. Insomma, questo genere di gioco non è da evitare a priori, ma inserito in un contesto controllato può dare tantissime soddisfazioni ai più giovani e anche ai genitori.